16/06/10 Un romano su sei vittima di stalkingmaggior numero di vittime al Municipio X
Studio dell'Osservatorio nazionale sul fenomeno in dieci municipi della capitale. Sempre più in aumento il fenomeno delle 'molestie' fatte dai vicini di casa Il 15 per cento dei cittadini romani è o è stata vittima di stalking. Questo il dato preoccupante emerso da una ricerca svolta dall'Osservatorio nazionale sul fenomeno in dieci municipi della capitale. Una realtà che tocca persone di ogni età, dagli adolescenti ai novantenni, donne ma anche uomini di qualsiasi ceto sociale e che vede sempre più in aumento il fenomeno dello stalking 'condominiale', quello fatto dai vicini di casa.La ricerca è consistita in 500 interviste su un campione di circa 50 donne e 50 uomini, tra i 17 e i 70 anni, per ogni municipio; il X municipio ha riportato il maggior numero di casi di presunte vittime. Il 28 per cento degli intervistati ha infatti ammesso di essere perseguitato o essere stato vittima di stalking. A seguire il IX municipio con 24 per cento, il VI con 17 per cento, il V e il XVII con 14 per cento mentre è il XII a riportare la percentuale più bassa di casi con solo 4 per cento. Il 65 per cento delle vittime è donna mentre il 35 per cento sono uomini, il 33 per cento è in possesso di laurea mentre quasi la meta è single. Un caso su tre dura meno di un anno mentre la media in genere è di circa due anni e mezzo; telefonate, pedinamenti, regali inopportuni, lettere ma anche appostamenti prolungati nel tempo e danneggiamenti a oggetti. Questi i metodi utilizzati dagli stalker per perseguitare le loro vittime.Per quanto riguarda i contesti il 43 per cento dei casi avviene in dinamiche di coppia o in rapporti con gli ex; il 27 per cento è legato al contesto condominiale, il 19 per cento a quello di lavoro o dell'università mentre l'11 per cento al contesto familiare. "Un fenomeno in crescita è quello dello stalking condominiale. Si parla di dispetti di ogni tipo reiterati nel tempo - ha detto il direttore dell'Osservatorio nazionale Stalking Massimo Lattanzi - si va dai rumori notturni allo stendere i panni per dare fastidio ai vicini dal mettere lo scotch al citofono a graffiare le auto fino a uccidere animali domestici. Da non dimenticare le nuove tecnologie come ad esempio i social network".Altro dato emerso è che solo una vittima su tre ha presentato denuncia e questo perchè il 33 per cento pensa di non essere creduta, una su quattro teme di non essere tutelata mentre un caso su cinque vorrebbe aiutare lo stalker a guarire. "Molto spesso - ha spiegato Lattanzi - la denuncia non viene fatta perchè lo stalker è un familiare e per questo non la si vuole mandare in galera". "Siamo impegnati con le associazioni per dare supporto alle vittime - ha detto il presidente della commissione Sicurezza del Comune di Roma Fabrizio Santori - la legge sullo stalking funziona e non bisogna aver paura di denunciare i casi".
Fonte:repubblica.it
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