24-25-26/09/10 "Puliamo il Mondo 2010"

Che cos'è Puliamo il Mondo?
Puliamo il Mondo è l'edizione italiana di Clean Up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo. Dal 1993, Legambiente ha assunto il ruolo di comitato organizzatore in Italia ed è presente su tutto il territorio nazionale grazie all'instancabile lavoro di oltre 1000 gruppi di "volontari dell'ambiente", che organizzano l'iniziativa a livello locale in collaborazione con associazioni, comitati e amministrazioni cittadine.
Puliamo il Mondo è un'iniziativa di cura e di pulizia, un'azione allo stesso tempo concreta e simbolica per chiedere città più pulite e vivibili.
Puliamo il Mondo 2009: un grande esempio di integrazione
Alla sedicesima edizione di Puliamo il Mondo hanno aderito 1.700 comuni e circa 700.000 volontari - tra famiglie e associazioni, insegnanti e studenti - che si sono rimboccati le maniche per ripulire 4.500 aree da rifiuti abbandonati. L'edizione 2009 di Puliamo il Mondo è stata la dimostrazione tangibile che l'unione fa la forza. Numerosi appuntamenti infatti si sono svolti all'insegna dell'integrazione e della pacifica convivenza tra le comunità presenti nel nostro Paese.
Le origini: Clean up the World
Puliamo il Mondo è conosciuta a livello internazionale come Clean Up the World, una delle maggiori campagne di volontariato ambientale nel mondo. Con questa iniziativa vengono liberate dai rifiuti e dall'incuria i parchi, i giardini, le strade, le piazze, i fiumi e le spiagge di molte città del mondo.
La campagna ha avuto origine dalla collaborazione tra Clean Up Australia e l'UNEP (United Nations Enviroment Programme), legate dal comune obiettivo di estendere su scala globale quanto proposto dall'iniziativa Clean Up Sydney Harbour Day, realizzata in Australia nel 1989.
Clean Up Sydney Harbour Day e, successivamente, Clean Up Australia sono stati ideati dal costruttore e velista australiano Ian Kiernan. Nel 1987 Ian Kiernan, navigando attraverso gli oceani con la sua barca a vela, fu impressionato e disgustato dall'enorme quantità di rifiuti che incontrava ovunque andasse, anche nelle aree più incontaminate come il Mar dei Sargassi nei Caraibi.
Nel 1990, sull'onda di quello che fu un grande successo, venne mobilitata l'intera nazione, nella prima giornata di Clean Up Australia, che registrò una partecipazione di oltre 300.000 volontari. Nel 1993, Clean Up Australia coinvolse altri paesi nella sua campagna di impegno per la tutela dell'ambiente, dando vita alla prima edizione di Clean Up the World.
Per Info
www.puliamoilmondo.it

12/08/10 "Esquilino, dossier sulla città sporca"

Il rapporto degli abitanti: "Cassonetti fuori uso, portici di piazza Vittorio mai puliti"
Sessanta giorni di osservazione, 22 cittadini "ispettori" e 44 postazioni controllate: i residenti del rione più multietnico di Roma hanno monitorato i cassonetti di gran parte delle vie dell'Esquilino. Il risultato, come si legge nel dossier di "Cittadinanzattiva", è che i raccoglitori di rifiuti sono spesso in pessime condizioni, posizionati in modo non sempre congruo con le necessità degli abitanti, insufficienti in alcune aree del rione, stracolmi di rifiuti e soprattutto la raccolta differenziata è ormai soltanto un miraggio. "Vogliamo il porta a porta - sottolinea il presidente dell'associazione Roberto Crea - Così il sistema non funziona". E sulla situazione critica dei portici di piazza Vittorio, dove da quasi un mese non si effettua la pulizia, i residenti hanno contattato le autorità sanitarie. "Faremo una denuncia, è in gioco la salvaguardia della pubblica salute", incalza il rappresentante di Cittadinanza Attiva. Strati di sporco alti anche qualche millimetro a due passi dai tavolini dei bar, deiezioni umane, odore acre accentuato dalla calura estiva: è questa la fotografia scattata sotto i colonnati della principale piazza dell'Esquilino. "Molte le segnalazioni verbali, telefoniche e scritte ad Ama ma non abbiamo avuto alcuna risposta né c'è stato alcun intervento adeguato", precisa Crea. Una situazione degradata, confermata dal report che sarà inviato a tutte le istituzioni. I cassonetti sono troppo vecchi, con rilevanti ammaccature, pedali per nulla funzionanti, coperchi piegati che non si chiudono o non si aprono come in via Buonarroti o piazza Fanti. Il posizionamento appare non sempre congruo con le necessità degli abitanti, con contenitori sul marciapiede o in posti dove creano intralcio alla circolazione. Di più. "In via Turati li hanno tolti e bisogna fare mezzo chilometro a piedi per buttare l'immondizia oppure intorno al mercato di piazza Vittorio sono troppo pochi e sempre pieni di rifiuti", sintetizza Cittadinanzaattiva
Fonte:repubblica.it

La comunità indiana, cultura e tradizioni care già agli antichi romani

 da www.ezrome.it

Gli antichi romani erano ghiotti di spezie indiane ed amavano i tessuti esotici provenienti da quell’enorme triangolo geografico oggi chiamatosubcontinente indiano. Plinio menzionava gli elevati costi di importazione, citando le dannose conseguenze sul bilancio economico dell’impero.
Arrivando ai giorni nostri, è ormai evidente che il popolo indiano è andato diffondendo in tutto il mondo le sue grandi potenzialità, culturali, scientifiche e umane.
Nella capitale la presenza indiana è relativamente giovane, ma ha saputo ricavare una nicchia variegata e dinamica che ha ormai costellato la città di singolari odori, colori e costumi. Ciascuna delle numerosissime regioni indiane porta con sé caratteristiche tipiche, che si manifestano negli svariati aspetti culturali, dall’artigianato alla cucina, dalla musica alla religione, dalle pratiche terapeutiche ai musei.

India_cibo

L’aspetto che ha rappresentato inizialmente il mondo indiano nella capitale è probabilmente quello legato ai ristoranti, con la loro famosa ed inconfondibile cucina speziata e le mille sfaccettature del piatto indiano per antonomasia, il risoPilaf o buriani, con zafferano o curcuma o aromatizzato con gli agrumi.
I locali storici, i primi che Roma ha visto nascere, sono stati quelli del quartiere Monti: il "Guru" (via Cimarra n.4, 06.48904656 – 06.4744110) ed il "Maharajah" (via dei Serpenti n.124, 06.4747144, www.maharajah.it). Di recente è sorto un originale servizio di cucina a domicilio offerto dal cuoco Aziz Khan (339.7917034).
india_riso_basmati
Una serie di negozi consentono di accostarsi alla cucina acquistando il caratteristico riso basmati tilda ed ad una ricca varietà di spezie: cumino, zenzero, curcuma, cannella, cardamomo e masala, il cocktail presente in ogni tipico piatto indiano. All’interno del mercato Esquilino di via Ricasoli, diversi sono i box dove si trovano i prodotti tipici. Tra i negozi più forniti c’è “La bottega delle spezie” (via Luca della Robbia n.20, 347.8035351,www.labottegadellespezie.it), nel quartiere Testaccio. Una volta dentro il locale, è facile inebriarsi con gli odori e gli aromi delle quasi 100 spezie sfuse presenti. Molte qualità di riso rifiniscono l’offerta, tra cui il basmati e quello rosso integrale.
L’artigianato è una delle caratteristiche più attraenti di una cultura, in quanto è la rappresentazione della capacità di quel popolo di esprimere creatività ed estro. Tra i molti locali specializzati, meritano una visita la “Asian gold house” (via Lamarmora n.20, 06.4457400), rivolta soprattutto a gioielleria e bigiotteria e “Fabindia” (via Banco di Santo Spirito n.40, 06.68891230, www.fabindia.it), che offre rifinitissimi tessuti creati con una tecnica tipica.
India_hatha_yoga
È invece un indotto a parte quello che gravita attorno alle pratiche legate al benessere psicofisico. Le moltissime discipline yoga trovano spazio nei numerosi centri specializzati. Accademia Yoga (via XX Settembre n.58/A, 06.4742427, www.accademiayoga.it) è un’associazione culturale nata per diffondere la disciplina raja di Patanjali, che si adatta particolarmente al mondo occidentale per i suoi caratteri di efficacia e praticità. Il “Centro Yoga Jap” (via Aurelia n.480, 06.6634761, www.yoga-kundalini.it) pratica invece la disciplina Kundalini, proponendo seminari di approfondimento e corsi per principianti ed avanzati, pre e post parto.
Merita una menzione a parte la variegata presenza di luoghi di culto, differenziati a seconda della religione praticata. Per quanto riguarda il buddhismo, tutti i centri fanno riferimento alla “Unione buddhista italiana”, ente nazionale di religione buddhista riconosciuto legalmente dallo Stato italiano. I centri induisti sono invece il “Tempio di Sri Sri Nitai - Sacinandana” ed il “Tempio Sikh-Gurudawara”. Infine, numerosi sono i centri che consentono la celebrazione del culto cristiano. Alcune di esse sono la Basilica dei Santi Apostoli, la Chiesa di Santa Caterina dei Funari e quella di Santa Maria Maggiore in San Vito.
Anche il teatro e le arti indiane hanno conquistato un discreto spazio. Diverse sono le compagnie teatrali, tra cui “Argillateatri - The Way to the Indies” (via della Caffarelletta n.33, 368.3258777, www.argillateatri.org), associazione attiva nella realizzazione di progetti interculturali e “Milon Mela” (Clivo di Monte del Gallo n.18, 339.6867996,milonmela@sify.com), impegnata in danze sacre (gotipua e chhau), canti ed arti marziali (marma e kalaripayattu).
Infine, per chi non ha ancora deciso dove trascorrere le vacanze e aspetta l’occasione del last minute esotico, la capitale offre agenzie specializzate per l’organizzazione di viaggi mirati. “Popular Travels & Tours” (via Principe Amedeo n.269, 06.44704905, www.nationalexchange.it), “Rajawat India Tours & Travel Agency” (via Principe Amedeo n.231, 06.97273667, indiatour@fastwebnet.it), “Prominent Travel” (via Ferruccio n.32, 06.4465985 – 06.49389394,overseas12@hotmail.com).
Una piccola parte della sterminata popolazione indiana è cittadina del mondo. Una minuscola parte è cittadina della capitale. Abbiamo l’occasione per cogliere un’opportunità importante, scambiando cultura ed accogliendo la diversità di un popolo stupefacente. Un popolo che solo recentemente ha alzato la testa ribellandosi ad una condizione di centenaria sottomissione. È il momento per imparare, agevolando l’integrazione multietnica e prepararci anche noi ad essere cittadini del mondo.

04/09/10 "Social Street Art"


SOCIALSTREETART - B BOY EVENT
FESTIVAL ITINERANTE DI ARTI URBANE E SOCIAL
Sabato 4 settembre 2010
Casale A.L.B.A 3, Parco di Aguzzano - via Fermo Corni, Roma
Dalle ore 15:00 alle 00:30.

SOCIAL STREET ART è a cura di Cooperativa Sociale Eureka I Onlus e le Associazione fuori conTesto e 2SMART.
Roma, 4 settembre 2010, SOCIAL STREET ART – un festival di arti urbane che racchiude "arti di strada" e temi sociali.
Spettacoli, performance di breakdance, graffiti e video proiezioni che affrontano tematiche sociali, quali il valore della diversità ed i diritti umani interpretandole con un linguaggio contemporaneo.
Dal pomeriggio a tarda notte, il centro di cultura ecologica, Casale Alba3, ospiterà questa iniziativa inserita all'interno del programma "Estate Romana 2010 - 33a edizione" del Comune di Roma.
SOCIAL STREET ART ospita l’11a Edizione del B-BOY EVENT, contest di richiamo Internazionale, giunto alla sua 11a edizione che porterà 
a 
Roma
 ragazzi provenienti 
da
tutta Italia 
e 
dall'estero.
SOCIAL STREET ART reinterpreta per l'occasione il concetto di aerosol art e per tutta la durata dell'evento verranno proiettate sull'edificio di Casale A.L.B.A.-3 spot e campagne sociali nazionali ed internazionali.
SOCIAL STREET ART ospita l'istallazione KILYKÀ, il corpo che genera musica, progetto trainante della BCCA. Il movimento dell'artista si trasforma in musica, immagini e interattività. Gli artisti ad improvvisare con “Kilykà” saranno i Badu Rhythm e Shea99.
SOCIAL STREET ART allestisce una sezione GRAFFITI interamente curata da Walls. Walls riunisce un team di professionisti supportati dai migliori artisti e designer italiani.
La manifestazione è realizzata con il sostegno dell’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma
CONTATTI:
Comunicazione ed ufficio stampa: 2SMART
Tel: 06/43419268
Web: www.socialstreetart.org
Email: stampa@socialstreetart.org
Direzione Artistica: Fuori ConTesto
Organizzazione: Eureka Primo Onlus
info@socialstreetart.org
Per iscrizione al contest: bboyevent@gmail.com