01-18/10/10 "Roma Capitale Solidale"

Per info e visionare il programma

30/09/2010 "Incatenati ai cancelli del municipio contro il degrado di Ponte di Nona"

ROMA (30 settembre) - Due persone si sono incatenate ai cancelli del municipio VIII, in via Duilio Cambellotti, per protestare contro il degrado del quartiere e delle abitazioni popolari. «Nelle nostre case ci piove dentro - ha detto Franca, una delle persone incatenate sostenuta nella protesta da una ventina di abitanti di Ponte di Nona che ha occupato la sede municipale - il nostro è un quartiere abbandonato. Il parco è lasciato al degrado, è pieno di vipere e serpi. Anche la scuola ha bisogno di manutenzione e nessuno ci dà risposte. Non ce ne andremo da qui finché non verrà istituito un tavolo con il municipio e il Comune di Roma per affrontare una volta per tutte questi prblemi». Insieme ai cittadini ci sono anche attivisti del Comitato obiettivo casa.
Fonte:ilmessaggero.it

29/09/10 Per riflettere "Macchine mangiavetro a Roma, sconto sulle bibite a chi getta le bottiglie."

Macchine mangiavetro a Roma, sconto sulle bibite a chi getta le bottiglie. L'Ama: possono migliorare decoro ed educare i cittadini
24/05/2010
Dopo la sperimentazione di qualche mese fa, saranno installate in via definitiva tre macchine per la triturazione del vetro a Campo de’ Fiori, Piazza Bologna e Largo degli Osci. Per ogni bottiglia consegnata, si otterrà un buono sconto per una bibita analcolica. Intervista di Eco dalle Città al Presidente di Ama Roma, Marco Daniele Clarke, sull'iniziativa "Adotta una piazza"
Parte in via definitiva l'installazione di sei macchine per la raccolta e la triturazione del vetro in tre piazze della “movida” romana: Campo de’ Fiori, piazza Bologna e largo degli Osci (San Lorenzo). Per ogni bottiglia consegnata, si otterrà un buono sconto per una bevanda analcolica. L'iniziativa segue
la prima fase condotta lo scorso dicembre, con il posizionamento in via sperimentale di una macchina mangia-vetro in Piazza dell’Immacolata. Visto il successo dell'esperimento, i Municipi I e III hanno deciso di riprovarci, con la collaborazione di Italgrob, la Federazione italiana dei distributori di bevande e Birra Peroni. L'iniziativa punta, naturalmente, a ridurre la quantità di frammenti di vetro disseminati lungo le strade di Roma e a recuperare il più possibile questo prezioso materiale. Le macchine che saranno installate in piazza contengono un apposito contenitore carrellato in grado di accogliere fino a 350 bottiglie, pari a circa la metà di quelle che l'Ama raccoglie, in frantumi, ogni mattina dal selciato di Piazza dell’Immacolata. Per questo, due dispositivi dovrebbero bastare a coprire l'intero “fabbisogno” delle piazze. Come già nella fase sperimentale di qualche mese fa, per ogni bottiglia inserita la macchina stamperà uno scontrino che consente di ottenere uno sconto su una bibita analcolica (l'entità della riduzione varia da locale a locale) nell’esercizio più vicino. L'incentivo, offerto dagli esercenti, punta ad abituare i frequentatori delle notti romane ad utilizzare i “mangia-vetro”. L'avvio del progetto, con l'installazione della prima macchina, è avvenuta martedì 25 maggio in Campo de’ Fiori, nei pressi della vineria Reggio (il primo locale ad aver aderito all'iniziativa)

29/09/10 "Pane nostro”, un oggetto del desiderio in un racconto avvolgente"

Esce oggi in libreria l'ultima opera di Predrag Matvejevic. Un saggio pubblicato dopo più di 20 anni di ricerche
Quel ragazzo che, in un quadro di Josip Racic, fissa intensamente, malinconicamente un pezzo di pane a forma di ciriola è l’immagine che meglio introduce, in una folgorante sintesi, a Pane nostro (Garzanti, 230 pagine, 18,60 euro, da oggi in libreria), il libro intenso e davvero unico che Predrag Matvejevic ha finalmente pubblicato dopo più di venti anni di ricerche per decifrare la perturbante natura del proprio oggetto del desiderio. Anche lo scrittore di Breviario mediterraneo, il suo best seller guizzante e fulminante, per tanto tempo ha fissato lo stesso, struggente oggetto desiderato dall’adolescente del pittore croato, un oggetto “nato nella cenere, sulla pietra, più antico della scrittura e del libro” la cui leggenda «affonda nel passato e nella storia», con la sua possente, enigmatica fascinazione. Ha così voluto raccontare la forza e la bellezza del “pane mamma della terra” e del suo padre grano il cui “seme cresce misteriosamente”, nel grandioso vagabondaggio dall’Asia verso i campi del mondo.Un impegno, o meglio, un “voto” da sciogliere preso tanti anni prima muovendosi tra la letteratura, la linguistica, l’arte, l’antropologia, la storia. Matvejevic sa con Plutarco che “la mente non è un vaso da riempire, ma, come fa legna da ardere, ha solo bisogno di una scintilla che l’accenda e le dia l’impulso per la ricerca, e un amore ardente per la verità”. Le scintille vengono dal tesoro delle proprie letture più amate, dalla memoria più intensa della propria vita. Invocando il pane, che gli era stato rubato, nell’orrore della segregazione, era morto un grande poeta come Mandel’stam che aveva scritto sulla bellezza del filone di pane e sullo stupore di far “crescere la pasta del pane”. All’adolescente Predrag era capitato di portare tozzi di pane ai prigionieri tedeschi: lo aveva voluto suo padre, un russo di Odessa che a sua volta era stato rifocillato con il pane durante la sua segregazione nazista da un pastore protestante. E un filone (aveva raccontato dopo essere uscito dal Gulag Aleksandr Solgenitsyn a Predrag che già andava riempiendo il suo taccuino sull’argomento) era sempre sotto il suo cuscino, simulacro di quel desiderio che era tormento negli anni della sopravvivenza.Le “scintille” del saggio-diario-autobiografia di Matvejevic, di cui anticipiamo le pagine finali, sono i semi di un racconto avvolgente e continuo, senza l’adipe dello storico o dell’erudito da cui apprendiamo tutto, o quasi, sulla galletta, sulla focaccia, sul biscotto, sui viaggiatori, sui pellegrini, sui marinai che se ne cibarono. Un racconto che scorre sottotraccia, nella narrazione ricca e fluida dove i punti di vista si intrecciano e si fondono. La vera «legna da ardere» per far levitare il sapore, il profumo, la forma, il corpo di questo singolare viaggio attraverso la realtà, la mitologia, la figurazione letteraria e artistica nella storia e nella simbologia di un alimento che è diventato «non solo emblema dell’intera varietà degli alimenti, ma metafora del nutrimento spirituale».
Fonte:ilmessaggero.it

E' tempo di "EsquilinDo"...

EsquilinDo

ESQUILINDO è un progetto delle cooperative sociali Parsec ed EureKa Primo Onlus, finanziato dalla Provincia di Roma, con il Patrocinio del I Municipio Centro Storico, rivolto a tutta la città ed in particolare al Rione Esquilino.
ESQUILINDO è un contenitore di idee, di eventi urbani, di cultura. Nasce nel 2007, all’interno delle azioni sostenute dal Progetto Mediazione Sociale-Esquilino, con l’intenzione di costruire un’idea condivisa di città “Linda”, come risposta alle richieste di tanti cittadini e commercianti che desiderano contribuire in prima persona alla valorizzazione degli aspetti positivi del Rione, come volano per una sua riqualificazione.
ESQUILINDO cresce anche con la convinzione che prendersi cura del Rione, significa rendere la stessa città di Roma più bella, accogliente e sicura.
In questa cornice Esquilindo propone tre importanti appuntamenti, programmati tra settembre 2010 sino a giugno 2011:
A Settembre, ESQUILINDO CHE SI_CURA, quarta edizione, un’ iniziativa dedicata alla cura dell’ambiente, inteso come ambiente urbano, ma anche e soprattutto come spazio in cui si sviluppano relazioni sociali. L’evento, quest’anno, parte dal Nuovo Mercato Esquilino, e precisamente dalla sede operativa del Progetto, sita all’interno del “Banco della Mediazione Sociale” che, mimetizzato tra i banchi di frutta e verdura verrà inaugurato martedì 21 alle ore 12.30 per dare continuità al lavoro svolto negli anni precedenti, mantenere e/o costruire nuove relazioni sociali, offrire servizi di ascolto e orientamento, progettare in maniera partecipata con i cittadini che vivono o lavorano nel Rione.
A Dicembre 2010 è la volta di ESQUILINDO-ASSAGGIA IL MONDO, alla sua seconda edizione, prevede un viaggio di conoscenza: giornate di arte, gastronomia e cultura nel Nuovo Mercato Esquilino, tra i colori, gli odori e i sapori di un straordinario mercato internazionale.
E infine maggio 2010 ESQUILINDO SPORT SENZA FRONTIERE, una giornata, alla sua terza edizione, che propone una “gimkana” attraverso la pratica degli sport di tutte le realtà che abitano il Rione, dal calcio al cricket, dal basket al badminton.

Programma EsquilinDo CHE SI-CURA


Martedì 21 settembre 2010
Ore 12.30
Inaugurazione “banco della mediazione”
Si inaugura lo sportello di ascolto e orientamento e anche lo spazio operativo del progetto Esquilindo.
Il “banco della mediazione”, dal 21 settembre in poi, sarà aperto al pubblico ogni martedì e venerdì dalle 10.00 alle 13.00.

Venerdì 24 settembre 2010
ore 10.00 – 18.00
Il Banco delle relazioni
Un banco situato nello spazio tra mercato alimentare e quello di merci varie che “espone” progetti, servizi, relazioni, pubblicizza tutte le diverse modalità con cui si esprime il volontariato e la solidarietà presente nel Rione, al solo prezzo di un sorriso o di una stretta di mano. Il banco è dedicato a tutte le realtà sociali dell’Esquilino, e rappresenta una sorta di expò dell’associazionismo locale, della sua capacità di fare, tessere relazioni anche con l’arte e la cultura.
Danze, balli e canti e attività sportive (break dance, cricket, badminton e altre) si susseguiranno nel piazzale antistante i due mercati e saranno curati dalle diverse associazioni italiane e dalle diverse comunità straniere che hanno aderito a Esquilindo, nonché dal Progetto “Tutti in Piazza”.
Ore 11.00-12.00
Lezioni all’aria aperta
Lezione all’aria aperta per i ragazzi delle scuole del Rione, sulla cura dell’ambiente e delle relazioni territoriali.
Ore 14.00 – 18.00 (Appuntamento davanti al Teatro Ambra Jovinelli)
Puliamo le vie intorno al Mercato Esquilino.
Adesione alla campagna nazionale di Legambiente “Puliamo il Mondo” per la pulizia delle strade, insieme alle scuole, alle associazioni, ai commercianti ed ai cittadini del Rione Esquilino. Pulizia delle strade e dei muri nelle vie intorno al mercato; Via Turati, via Mamiani, via Principe Amedeo, via Cairoli, via La Marmora, via Ricasoli, Piazza Pepe e, se possibile, anche i giardini dell’Acquedotto.

Domenica 26 settembre 2010
Ore 10.00-17.00 - cortili scuola F. di Donato, via Bixio, 83/85
Festa “Bentornati a Scuola”

Aderisce a EsquilinDo anche l’iniziativa “Bentornati a Scuola”, curata da genitori e insegnanti della Scuola Di Donato dove si potrà assistere gratuitamente alla dimostrazione delle attività sportive e artistiche, ai corsi di lingua e di musica che si terranno tutti i pomeriggi durante l’anno scolastico in corso. Oltre a visitare il mercatino dell’usato sarà possibile pranzare con i sapori dalla Somalia, Bangladesh, Italia, Iran, Cina e divertirsi partecipando alle dimostrazioni delle diverse attività sportive: capoeira, pattinaggio, danza, cricket e tante altre.

Per informazioni:

Progetto “Esquilindo”
Tel. 0689689965/6
Mobile. 389/1116214
info@mediazionesociale.org

Esquilino, arrivano le pulizie "fai da te"

da Repubblica del 20/09/2010
Esquilino, arrivano le pulizie "fai da te"
Venerdì prossimo si inizierà con la zona da via Turati a piazza Pepe. Il progetto avviato dalle associazioni che da anni operano nel quartiere. Saranno anche installate delle fioriere e verranno staccati i manifesti abusivi. Abitanti, commercianti e comunità straniere spazzeranno vie e marciapiedi di LAURA MARI
Vasi e fioriere su ogni marciapiede. Muri puliti dai manifesti e dalle scritte dei writer, strade spazzate ogni giorno e rifiuti gettati nei cassonetti. Il sogno di un Esquilino più pulito passa attraverso il progetto delle associazioni che da anni operano nel quartiere e che già dalla prossima settimana daranno vita a una serie di iniziative per restituire decoro al rione del I municipio. «Venerdì a partire dalle ore 14 puliremo le strade intorno al mercato di piazza Vittorio, perché il dialogo e le relazioni sociali vanno di pari passo con la cura dell´ambiente» sottolinea Leonardo Carocci, dell´associazione Mediazione Sociale che, grazie al sostegno della Provincia di Roma, con il patrocinio del I municipio e con la collaborazione delle cooperative sociali Parsec ed Eureka Primo Onlus ha ideato l´iniziativa Esquilindo. Venerdì pomeriggio, dunque, aderendo alla campagna di Legambiente "Puliamo il mondo", residenti e commercianti puliranno via Turati, via Mamiani, via Principe Amedeo, via Cairoli, via La Marmora, via Ricasoli e piazza Pepe.
GUARDA Volontari in azione al Colosseo
Ma il progetto di riqualificazione del rione proseguirà grazie alle iniziative di Cittadinanzattiva e del Comitato Esquilino. «Coinvolgeremo residenti e commercianti, sia italiani che stranieri, affinché tutto l´anno ognuno tenga pulita la strada dove abita o lavora» spiega Roberto Crea, del comitato Esquilino. Dunque, l´associazione intende coinvolgere le varie comunità straniere perché non solo tolgano i manifesti dai muri e lavino strade e marciapiedi, ma sponsorizzino anche l´acquisto di vasi e fioriere. «Molte comunità hanno già aderito all´iniziativa - fa sapere Crea - il nostro appello è dunque al I municipio affinché faccia mettere le fioriere senza pagare l´occupazione di suolo pubblico».

13/09/10 "ricominciano tutte le attivita' del g.s. dil esquilino"

lunedi' 13 settembre
ricominciano tutte le attivita'
del g.s. dil esquilino
organizzate direttamente ed in collaborazione con gli istituti comprensivi "guicciardini" e "manin"
BASKET MASCHILE E FEMMINILE
MINIBASKET
BABYBASKET
DANZA CLASSICA
GINNASTICA DOLCE
PER INFORMAZIONI SUI CORSI, SUGLI ISTRUTTORI E SULLE PALESTRE
SIPREGA DI CONTATTARE I RAPPRESENTANTI DEL G.S. DIL ESQUILINO
PRESENTI PRESSO LE SCUOLE OPPURE SI PREGA DI VISITARE IL SITO INTERNET
WWW.GSESQUILINO.IT

11/09/10 "Un esercito di baby immigrati bussa alle porte delle elementari"

Lo studio: 100mila "nuovi italiani" sui banchi. "Ma la politica è rifiutarli". Il grande salto si farà nel 2015-2016. Tra quattro anni il loro numero raddoppierà
Nell'anno scolastico che sta per cominciare saranno circa l'11% di tutti gli iscritti alla prima elementare. Ma già nel 2015, secondo una stima della Fondazione Giovanni Agnelli, il loro numero salirà al 17%. Ossia centomila bambini, immigrati di seconda generazione, che approderanno tutti insieme sui banchi della scuola primaria.
Romeni, albanesi, cinesi, maghrebini, filippini, indiani, nati qui, nel nostro paese, nuovi italiani tra gli italiani, spesso ben integrati e bilingui, eppure ancora stranieri, perché senza cittadinanza e dunque con i diritti a metà. Bimbi e ragazzi made in Italy, con la pelle nera, gli occhi a mandorla, europei, asiatici, africani, simili e diversi insieme, figli di quel mini baby-boom dovuto all'immigrazione "residente" che negli ultimi anni ha fatto risalire il nostro avaro tasso demografico. C'è un nuovo mondo che bussa alle porte della scuola italiana, la fotografia del Paese che verrà, multietnico sì ma non ancora multiculturale, come sottolineano da tempo storici, demografi, insegnanti. Per i bambini immigrati infatti il percorso di studi sembra già "segnato" e accidentato sul nascere. Racconta Paolo Mazzoli, dirigente scolastico romano: "Le iscrizioni di quest'anno confermano che il numero degli alunni immigrati è in continua crescita, ma in modo disomogeneo tra i quartieri delle città, creando un impatto che la scuola spesso non riesce a gestire, sia per mancanza di risorse, ma anche per la mancanza di preparazione dei docenti, oggi a mio parere in profonda crisi di fronte a questa nuova sfida".
Eppure un cambiamento radicale è alle porte, come dimostra la ricerca della Fondazione Agnelli curata da Stefano Molina dal titolo "I figli dell'immigrazione nella scuola italiana". Dove a fronte di flussi migratori in calo, si dimostra che la quota di alunni stranieri è invece "ancora destinata a crescere almeno per un decennio". E se quest'anno su 590mila bambini italiani iscritti alla prima elementare 65mila saranno stranieri (di cui 45.700 nati nel nostro paese) il grande salto si avrà nel 2015/2016. Tra quattro anni infatti mentre il numero di baby studenti italiani resterà quasi identico, gli stranieri per cui si apriranno le porte della scuola primaria saranno 100.500. Un numero raddoppiato in pochissimi anni.
"Questi dati ci dimostrano che la gran parte dei bambini stranieri che si iscrive nelle nostre scuole - dice Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli - è in realtà nata in Italia. Si tende invece a parlare in modo indifferenziato di immigrati, soffermandosi soltanto sul problema linguistico, quando la gran parte di questi bambini l'italiano lo parla benissimo e magari con l'accento della città in cui vive. Il vero problema è la loro integrazione scolastica. In un certo senso è come essere tornati alla scuola degli anni Cinquanta, dove la differenza la facevano la classe e il ceto sociale. Questi ragazzi - aggiunge Gavosto - sono e si sentono italiani. E hanno diritto alla cittadinanza. A Torino il 30% dei bambini sotto i 5 anni ormai è costituito da stranieri nati qui: come possiamo non ritenerli italiani?". In un libro uscito di recente e dal titolo "La qualità della scuola interculturale" (Erickson) Milena Santerini, ordinario di Pedagogia Generale all'università Cattolica di Milano, racconta l'esperienza (virtuosa) di un gruppo di nove scuole ad alta percentuale di immigrati nel capoluogo lombardo. Spiega Santerini: "Nel mio viaggio all'interno di queste scuole primarie ho visto che davvero l'integrazione è possibile, ma servono fondi, strutture, e soprattutto un'idea di inclusione forte. In Italia sono stati fatti grandi sforzi, ma oggi è come se si stesse tornando indietro: basta vedere il tentativo di creare scuole soltanto di stranieri, una vera e propria strategia di segregazione. Il futuro passa attraverso la concessione della cittadinanza ai bimbi nati qui, e al coinvolgimento delle famiglie immigrate nel percorso di studio dei figli".
In realtà, come sottolinea Anna Granata, psicologa e ricercatrice di Pedagogia, "noi spesso immaginiamo i bambini e gli adolescenti immigrati divisi tra due mondi, in realtà si muovono benissimo tra due culture". "Molti di loro raccontano di aver scoperto di essere "stranieri" crescendo, perché mentre la scuola elementare include, le superiori separano. Così come la cittadinanza. È quando realizza di non avere i documenti in regola o di non poter partecipare alla gita di classe all'estero che un giovane, fino a ieri identico ai suoi coetanei italiani, capisce di essere un po' meno italiano, e magari un cittadino di serie B".
Di minori e di minori immigrati, lo scrittore Fabio Geda nella sua attività di educatore si è occupato a lungo. Fino a raccontare nel libro "Nel mare ci sono i coccodrilli", la storia vera, anzi l'odissea di un adolescente, Enaiatollah Akbari, fuggito bambino dall'Afghanistan dei talebani e approdato in Italia su un canotto di disperati. "Oggi Enaiatollah ha 21 anni, e ha deciso che vuole fare l'avvocato. E se la sua è una storia simbolo, di giovani immigrati con questa determinazione ne ho incontrati a decine. E spesso gli insegnanti raccontano - dice Geda - che sono proprio i bambini stranieri i più attenti e disciplinati in classe, pur arrivando da famiglie dove non si parla l'italiano, ma dove l'istruzione è considerata il salto verso un futuro migliore. Oggi però ci troviamo di fronte ad una scuola che non riesce a contenere nessun tipo di diversità, né la sfida multietnica, ma nemmeno l'handicap o il disagio sociale..."
Fonte:Repubblica.it

In attesa di Esquilindo.....24 e 25 Settembre 2010...."Puliamo il Mondo" al Mercato Esquilino e dintorni

Edizione 2008

Una foto ricordo tutti insieme!

Esibizione del corpo di ballo dell'Associazione Un Ponte tra i Mondi

Esibizione del corpo di ballo della
Scuola di Lingua e Cultura cinese Zhong Hua
Presentazione del libro:
"Pinocchio in volo tra immagini e letterature" a cura di Rossana Dedola e Mario Casari
Esibizione del
Coro Polifonico Multietnico di voci bianche Daniele Manin

Incontro presso l'Acquario Romano- Ordine degli Architetti P.P.C. di Roma e Provincia con la Sovrintendenza Comunale ai Beni Culturali.


Expo delle associazioni e dei servizi cittadini


Biciclettata ecologica per le vie del Rione


Esibizione del gruppo di ballo Love Flocks Youth and Children
dell'Associazione Filippina Deus Fratres Onlus

Giocatori della squadra di Cricket Piazza Vittorio Cricket Club

Tiri in libertà. Giovani giocatori di Badminton