“Benvenuti nel Con/Dominio Esquilino”

Il 12 Febbraio del 2006 Mary ed Hasib Begum, madre e figlio bengalesi, hanno perso la vita nell'incendio del loro appartamento in Via Buonarroti all'Esquilino. A provocare l'incidente pare sia stato un guasto accidentale causato da una mancata manutenzione dell'impianto elettrico dello stesso appartamento.
Il Progetto “Mediazione Sociale” attivo nel Rione dal luglio 2005, sollecitato dall’Amministrazione e dagli stessi cittadini, avviò un’interlocuzione con diversi “testimoni privilegiati” al fine di identificare alcune risposte comuni alle molteplici domande che il tragico evento suscitò tra gli abitanti dell’Esquilino e non solo: problematiche relative alle condizioni abitative ed ai conflitti più o meno visibili attorno alle diverse modalità di convivenza condominiale e di relazioni territoriali.
La tragedia scosse fortemente gli abitanti del Rione, ebbe una forte risonanza mediatica che oltrepassò i confini nazionali (Europa e Bangladesh) ma soprattutto ebbe una forte eco tra tutta la comunità bengalese presente a Roma ed in Italia, così come colpì fortemente la sensibilità dei bambini presenti nel Rione. Da qui nacque l’idea di ascoltare le sensazioni, le paure, le ansie e le proposte degli alunni di alcune classi dell’Istituto Comprensivo Daniele Manin che diedero vita, attraverso un percorso laboratoriale, ad una guida multilingua sugli infortuni domestici.
In questo caso la modalità scelta nell’intervento fu quella “ludico ricreativa”: attraverso le disavventure casalinghe di due clown pasticcioni, Sicura&Mente, fu realizzato dagli stessi alunni un prodotto grafico in cui poter leggere il loro punto di vista sulla propria vita domestica ed aprire una porta speciale sulla quotidianità all'interno di ciascuna abitazione. Una porta che ha permesso di entrare nei condomini e nelle case dell'Esquilino parlando di sicurezza domestica e convivenza civile agli stessi adulti che vivono non sempre in maniera serena le diverse modalità di concepire l’abitare.
In questo modo “Sicura&Mente…in casa- guida alla prevenzione degli incidenti domestici”, disponibile in quattro lingue (italiano, bengali, cinese, inglese) e distribuita in 7000 appartamenti del Rione, si è trasformata, da piccolo prontuario utile e veloce attraverso il quale informare ed allargare la comunicazione, in un veicolo attraverso il quale socializzare ed aprirsi all’Altro.
L'idea che ha mosso il Progetto in realtà era più ampia, ovvero quella secondo la quale “non si abitano i luoghi ma le relazioni”.
Infatti, mettendo in luce le relazioni (o le assenze di queste) all’interno dei condomini si possono evidenziare non solo i conflitti quotidiani di convivenza, ma anche gli elementi in gioco rispetto al tema dell’abitare nella sua complessità. Si è, quindi, proceduto con un’indagine di sfondo effettuata attraverso interviste in profondità ad inquilini, portieri di stabili, titolari di agenzie immobiliari ed amministratori di condominio.
A seconda degli interlocutori ascoltati sono emersi punti di vista differenti: per i professionisti del settore, emerge, ad esempio, l’estrema cautela da parte degli italiani ad affittare gli appartamenti agli stranieri; così come i portieri hanno riferito delle frequenti lamentele tra condomini (dagli odori di curry alla mancata cura degli spazi comuni ). Ma l’aspetto più interessante è stata l’esplorazione del vissuto degli inquilini, in particolare stranieri ed italiani provenienti da altre città, che attraverso la descrizione della loro abitazione attuale hanno effettuato un parallelo con quella del Paese o della città d’origine, raccontando, così, del viaggio e dei motivi che li hanno portati fin qui.

Accanto a questi aspetti sono stati indagati i rapporti di vicinato ed i rapporti di fiducia tra vicini.
In particolare dalle interviste rivolte ai condomini del Rione è emerso quanto la cura, la frequenza, la molteplicità dei rapporti anche formali (come il darsi il buongiorno ogni mattina), aiuta tutti i cittadini di ogni cultura a sentirsi meno soli e più sicuri.

Si è deciso di restituire le informazioni emerse attraverso un’iniziativa che fosse, allo stesso tempo, momento di condivisione ed occasione per incentivare la socialità ed i rapporti di buon vicinato. Infatti, con la partecipazione attiva degli inquilini che hanno curato preparazione ed accoglienza degli ospiti, è stato allestito un aperitivo di Benvenuto sulla terrazza del condominio di Principe Amedeo 128. La suggestiva ed insolita vista dall’alto di Piazza Vittorio è stata la cornice per la nascita e l’approfondimento di nuove relazioni all’interno del condominio stesso e tra il civico 128 e gli altri cittadini del Rione che avevano preso parte all’indagine.

Un’occasione come un’altra, questa, per incontrarsi e conoscersi ma soprattutto buona prassi volta a creare quei fattori protettivi che incidono fortemente sui rapporti di buon vicinato.
L’iniziativa sarà, infatti, replicata ed allargarla a quanti più condomini possibile ed andrà a supportare ulteriori interventi relativi al benessere abitativo.

Siamo perciò disponibili fin d’ora alle richieste di singoli cittadini ed amministratori di condominio che desiderino aprire il proprio “portone” alle nostre iniziative con l’obiettivo di costruire un clima di maggiore sicurezza basato sul rispetto delle regole del vivere civile e sulla cura degli spazi condivisi con un occhio di riguardo verso tutte quelle relazioni che questi spazi attraversano.
Vi aspettiamo!

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