25/06/10 "Bankitalia, affondo sull'Azienda Lazio. "Deboli anche le attese di crescita"
Rapporto sull'economia regionale. In calo investimenti, fatturato e esportazioni. E nei servizi "scende il clima di fiducia". In negativo anche il turismo: meno 3% nel 2009 a fronte però della flessione del 5,8% nel 2008
Nel Lazio la recessione forse è passata, ma "le attese di crescita per l'anno in corso si mantengono deboli". A dirlo, con molti dati, è il rapporto sull'economia regionale di Bankitalia. Il crollo nella prima parte dell'anno scorso è stato così pesante che il miglioramento successivo non ha potuto portare a un gran recupero. Un esempio: "La domanda per l'industria regionale - è spiegato nel documento - ha raggiunto un minimo nel primo trimestre dell'anno. Nella seconda parte del 2009 si è avuto un graduale recupero degli ordinativi, proseguito nel primo trimestre del 2010". Ma, si sottolinea, "i livelli degli ordinativi sono tuttora notevolmente inferiori a quelli precedenti la crisi".In calo sia gli investimenti che il fatturato, come le esportazioni, il numero degli occupati e persino i turisti, italiani e stranieri. E se nel 2009 il Lazio ha perso il 3,5 per cento del prodotto regionale in termini reali a fronte di una media nazionale del 5, secondo Bankitalia la crisi è stata frenata "dalla cassa integrazione guadagni, che ha registrato un incremento in particolare nei settori della meccanica e dei trasporti". Calano anche i mutui immobiliari, e prevale il tasso variabile sul fisso. Tra i numeri positivi, il commercio al dettaglio: più 1,3 per cento, e meglio la grande distribuzione (più 2,6) dei piccoli e medi esercizi che si fermano allo 0,4. Nel turismo la flessione delle presenze iniziata nel 2008 è proseguita anche l'anno successivo, e la diminuzione negli alberghi si è fermata a luglio 2009, con il numero dei turisti tra Roma e provincia aumentato del 6 per cento nel bimestre novembre-dicembre 2009 rispetto allo stesso periodo del 2008, aiutando a rendere meno pesante il calo complessivo annuale del 3 per cento: l'anno precedente la stessa voce aveva segnato un meno 5,8.Anche il settore delle costruzioni segue la tendenza generale, con le attese di crescita per il 2010. L'anno scorso ha visto la riduzione del numero degli addetti nel settore e una lieve crescita del valore della produzione a prezzi costanti per le piccole imprese, tra 20 e 49 addetti. Giù il numero delle transazioni immobiliari - meno 6,5 sul 2008 - e i prezzi, con il meno 2,7. Si salvano le ristrutturazioni, più 5,7 - grazie alle agevolazioni fiscali. Nel settore dei servizi il calo è del 2,6 in termini reali, con 2.600 nuove imprese iscritte e 3.400 cancellate: "Il saldo - è scritto nella relazione - è rimasto negativo e simile a quello del 2008". E nel giorno in cui Confindustria dice "la recessione è finita", Bankitalia avverte che nel Lazio anche nel settore dei servizi "nel primo trimestre 2010 l'indice del clima di fiducia ha ripreso a diminuire".
Fonte:repubblica.it
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