Uno su cinque non ce la fa Al Rapporto 2009 è allegata una ricerca realizzata con un gruppo di patronati attraverso interviste a nuovi e vecchi emigrati. La famiglia-tipo e formata da genitori e due figli. Chi è emigrato è riuscito a migliorare il proprio tenore di vita in tempi brevi e si dichiara "abbastanza soddisfatto del proprio lavoro", ma c'è un 20% che dichiara di non aver fatto progressi rispetto all'Italia o di trovarsi in situazione di disagio. I legami con l'Italia Dal sondaggio emerge che gli emigrati italiani leggono più la stampa italiana che quella locale. La nostalgia è mitigata dalle forme di organizzazione comunitaria (126 i Comitati italiani all'estero in 38 Paesi) e dal sistema dei media italo-foni: nel mondo sono state censite oltre 250 radio e circa 50 televisioni che trasmettono programmi in italiano, mentre sono 472 i giornali in lingua italiana all'estero. Alcuni anche in Africa.
19/11/2009 da Repubblica.it
Migrazioni, gli stranieri in Italia superati dagli italiani all'estero
Europa e America le mete preferite, si lasciano soprattutto il Sud e le Isole Il 20% non ha migliorato la propria condizione o vive in condizioni disagiate.
Gli italiani emigrati all'estero sono più numerosi degli immigrati stranieri in Italia e nel loro percorso di integrazione incontrano gli stessi ostacoli: la lingua, la burocrazia e la ricerca del lavoro. Il dato emerge dal "Rapporto Italiani nel Mondo 2009" realizzato della Fondazione Migrantes, che fa capo alla Cei, presentato stamattina a Roma. Partendo dai numeri, gli italiani residenti all'estero all'aprile scorso risultavano 3.915.767 (il 47,6% sono donne), mentre gli stranieri in Italia ammontavano a quella data a 3.891.295. La comunità italiana emigrata continua ad aumentare sia per nuove partenze, che proseguono, sia per crescita interna (allargamento delle famiglie o persone che acquistano la cittadinanza per discendenza). Chi parte lo fa soprattutto per ragioni legate al lavoro. Le mete di chi emigra L'emigrazione italiana si concentra in prevalenza tra l'Europa (55,8%) e l'America (38,8%). Seguono l'Oceania (3,2%), l'Africa (1,3%) e l'Asia con lo 0,8%. Il Paese con più italiani è la Germania (616.407) seguito da Argentina (593.520) e Svizzera (520.713). Da dove si parte Secondo il Rapporto, il 54,8% degli emigrati italiani è di origine meridionale (oltre 1 milione e 400 mila del Sud e quasi 800mila delle Isole); il 30,1% proviene dalle regioni settentrionali (quasi 600mila dal Nord-Est e 580mila dal Nord-Ovest); il 15% (588.717) è, infine, originario delle regioni centrali. Gli emigrati del Centro-Sud sono la stragrande maggioranza in Europa (62,1%) e in Oceania (65%). In Asia e in Africa, invece, la metà degli italiani proviene dal Nord. La regione che ha più emigrati è la Sicilia (646.993), seguita da Campania (411.512), Lazio (346.067), Calabria (343.010), Puglia (309.964) e Lombardia (291.476). Quanto alle province con più italiani all'estero, il record spetta a Roma (263.210), seguita da Agrigento (138.517), Cosenza (138.152), Salerno (108.588) e Napoli (104.495).
Uno su cinque non ce la fa Al Rapporto 2009 è allegata una ricerca realizzata con un gruppo di patronati attraverso interviste a nuovi e vecchi emigrati. La famiglia-tipo e formata da genitori e due figli. Chi è emigrato è riuscito a migliorare il proprio tenore di vita in tempi brevi e si dichiara "abbastanza soddisfatto del proprio lavoro", ma c'è un 20% che dichiara di non aver fatto progressi rispetto all'Italia o di trovarsi in situazione di disagio. I legami con l'Italia Dal sondaggio emerge che gli emigrati italiani leggono più la stampa italiana che quella locale. La nostalgia è mitigata dalle forme di organizzazione comunitaria (126 i Comitati italiani all'estero in 38 Paesi) e dal sistema dei media italo-foni: nel mondo sono state censite oltre 250 radio e circa 50 televisioni che trasmettono programmi in italiano, mentre sono 472 i giornali in lingua italiana all'estero. Alcuni anche in Africa.
Uno su cinque non ce la fa Al Rapporto 2009 è allegata una ricerca realizzata con un gruppo di patronati attraverso interviste a nuovi e vecchi emigrati. La famiglia-tipo e formata da genitori e due figli. Chi è emigrato è riuscito a migliorare il proprio tenore di vita in tempi brevi e si dichiara "abbastanza soddisfatto del proprio lavoro", ma c'è un 20% che dichiara di non aver fatto progressi rispetto all'Italia o di trovarsi in situazione di disagio. I legami con l'Italia Dal sondaggio emerge che gli emigrati italiani leggono più la stampa italiana che quella locale. La nostalgia è mitigata dalle forme di organizzazione comunitaria (126 i Comitati italiani all'estero in 38 Paesi) e dal sistema dei media italo-foni: nel mondo sono state censite oltre 250 radio e circa 50 televisioni che trasmettono programmi in italiano, mentre sono 472 i giornali in lingua italiana all'estero. Alcuni anche in Africa.
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