14/01/12 "Beyond the Boundaries. Il Cricket senza confini"

Associazione Culturale WSP Photography
presenta
Beyond the Boundaries
“Il Cricket senza confini”
Mostra fotografica di Daniela Silvestri e Massimiliano Tempesta – Collettivo WSP
Inaugurazione
Sabato 14 gennaio ore 19:00
WSP Photography
Via Costanzo Cloro 58 Roma (Metro B San Paolo)
Ingresso gratuito
La mostra rimarrà aperta fino al 27 gennaio 2011.
L’Associazione PVCC nasce quasi per caso, nel corso di una torrida estate romana. Nel 2007 un gruppo di ragazzi del Centro Giovanile del Bangladesh è solito riunirsi a Piazza Vittorio, il fulcro di uno dei quartieri più affascinanti e multiculturali della Capitale, per giocare a Cricket, il loro sport nazionale. Il clima è festoso e chiunque voglia partecipare e avvicinarsi per chiedere informazioni, è il benvenuto.
Ovviamente anche i bambini si avvicinano curiosi e iniziano ad armeggiare con mazze e palle, che per loro però sono troppo pesanti e ingombranti. Così anche una pila di bicchieri di carta può diventare un wicket e un manico di scopa una mazza per colpire. Da qui l’idea di Mercedes e Federico, due educatori della ludoteca, di creare una squadra a misura dei ragazzi, con mazze e palline di plastica adatte alla loro fisionomia e allenatori in grado di seguirli. Nasce il PIAZZA VITTORIO CRICKET CLUB.
Per molti di quei bambini quella piazza in cemento diventa improvvisamente il campo da gioco da sempre sognato, l’occasione di praticare uno sport che ricorda i loro paesi lontani, che li fa sentire più vicini a casa e regala momenti forti di aggregazione. E la squadra diventa una seconda famiglia. Molti parlano benissimo l’italiano e l’inglese, che è la lingua ufficiale del cricket, ma se c’è da fare il tifo o scherzare sugli errori altrui preferiscono farlo nella loro lingua. Un melting pot fatto da ragazzi dai 5 ai 16 anni provenienti da tutto il mondo ma residenti a Roma e con in comune la passione e l’amore per uno sport libero e aperto a tutti, senza discriminazioni di razza, sesso e religione.
Dopo quella magica estate il cricket è arrivato anche nella scuola di quartiere, la “Di Donato”, e a Tor Pignattara, alla “Carlo Pisacane”. Nessuna di loro possiede un campo adatto, ma ci si arrangia in vecchie palestre e androni dismessi. Rubayet Ahmed, Fernando Cittadini, Shuba Datta, Mehadi Hasan Bautista, Rony Hossain, Milap Singh, Shince Thomas, Omik Snek e tutti gli altri ragazzi della squadra trascorrono l’intero anno tra un allenamento in palestra e una partita all’aria aperta in attesa di disputare il torneo nazionale che ogni anno si svolge a Bologna. Non essendoci veri e propri campi regolamentari a Roma, molto è in mano alla volontà e alla tenacia di Mercedes, Federico, Edoardo e Ripan, che, con il supporto della UISP, sono riusciti ad avere un equipaggiamento consono, che i ragazzi si dividono tra loro.
Sono ragazzi come tanti, con la passione per il gioco e lo sport, ma senza tutti i risvolti mediatici ed economici che, ad esempio, avvelenano il calcio. Tutto il quartiere conosce la squadra, che è anche attiva e sempre presente nelle principali manifestazioni a sostegno dei diritti di tutti i popoli, contro le discriminazioni e le ingiustizie. Per uno sport che da seriamente un calcio al razzismo.

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