20/03/2010 "Magliana, nuove vessazioni su immigrati: spesa gratis, minacce e rapina"
ROMA (20 marzo) - Per mesi ha razziato frutta e bevande dal chiosco gestito da alcuni cingalesi in via della Magliana Nuova: Cristian M. 30 anni, con precedenti per furto e rapina aveva preso l’abitudine di fare la spesa senza pagare. I cingalesi avevano anche un quaderno dove avevano segnato il debito di Cristian, alcune centinaia di euro. L’altra sera, al rapinatore, frutta e birre non gli bastavano più: ha puntato il coltello alla gola di Alì, voleva i soldi che aveva guadagnato, ma il cingalese questa volta ha reagito e quando il rapinatore si è allontanato ha chiamato il 113. L’uomo è stato arrestato dagli agenti del commissariato Monteverde e del reparto volanti.Ancora un’aggressione agli stranieri, in via della Magliana Nuova, poco lontano da via Murlo, dove domenica scorsa una quindicina di italiani ha devastato l’internet point e ferito tre bengalesi. Il raid è scattato per punire uno degli stranieri che si era rifugiato nel locale: uno della banda voleva rubargli un copri telefonino dalla bancarella e lo straniero si era opposto scappando. Sei della banda sono stati arrestati dai carabinieri, tra loro tre minorenni che si trovano nel centro di via Virginia Agnelli, secondo gli inquirenti a capo della banda c’erano i fratelli Emiliano, 35 anni e Alessio M. di 28, nipoti di un boss della banda della Magliana. Il gruppo avrebbe aggredito altri stranieri, tra gli arrestati c’è un minorenne che nel dicembre scorso aveva pestato per rapina un bengalese alla fermata dell’autobus. Ai sei è stata contestata l’aggravante del razzismo.Ieri esponenti dei sindacati, dei partiti politici di sinistra e immigrati, hanno sfilato alla Magliana contro il razzismo, il corteo è stato organizzato dal XV municipio ed è stato aperto con uno striscione dove era scritto, «no al razzismo, sì alla convivenza». Alcuni manifestanti avevano sui giacconi l’adesivo con il disegno di una mano e la scritta, «non toccare il mio amico». E il presidente del Municipio, Gianni Paris, dice: «Mi duole che non ci sia il sindaco, che avevo invitato e che non si riconosca in questa manifestazione pacifica. Il raid di alcuni giorni fa ha sicuramente una matrice razzista e questo non deve più accadere».Per Vittorio Rizzi, capo della squadra mobile, la rapina all’ambulante straniero, non ha niente a che vedere con il razzismo, «nell’aggressione al cingalese non c’è la componente razzista, ma è chiaro l’atteggiamento vessatorio di chi commette ripetutamente un reato pensando di farla franca perché lo straniero difficilmente denuncia un sopruso. Nel giro di pochi giorni due aggressioni a stranieri alla Magliana, ma sono situazioni che non riguardano soltanto questo quartiere. Ancora una volta è accaduto un episodio che mette in evidenza un sommerso che tocca le fasce deboli, che sono gli stranieri, come le prostitute, persone che subiscono violenze e prepotenze e non si rivolgono alle forze di polizia per paura delle conseguenze. Invece è importante denunciare gli abusi, farli conoscere anche attraverso la rete del sociale. Lo straniero che è vittima di un’aggressione non deve avere paura neanche se è irregolare, perché, come per i testimoni, può beneficiare del permesso di soggiorno per motivi di giustizia. Il rapinatore del cingalese è stato arrestato, così come gli autori del raid di domenica scorsa, il compito delle forze dell’ordine è di rassicurare la gente ancora di più, con i fatti e la presenza. Alla Magliana come in tutti gli altri quartieri della città».
Fonte:ilmessaggero.it
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