La politica capitolina si interroga su come risolvere l'emergenza. E mentre polizia e carabinieri rafforzano i controlli su strade e locali a rischio violenza, il sindaco Alemanno sostiene che bisogna "inasprire le pene". Na il presidente della provincia Zingaretti replica: "Roma capitale dell'insicurezza, la risposta è nella repressione ma anche nella prevenzione"
di Massimo Lugli
Risse e coltelli, ormai è allarme rosso. Un incubo che trascina anche la politica capitolina in una polemica sempre più aspra. Polizia e carabinieri hanno rafforzato i controlli sia in strada che nei locali a rischio di violenza (durante i servizi della questura, in due giorni, sono state identificate ben 524 persone) e dalla prossima settimana inizieranno i comitati provinciali per la sicurezza "a tema". Il primo sarà dedicato a Tor Bella Monaca.Ma nel frattempo la questione della sicurezza tiene banco e i toni sono sempre più accesi. «E´ un fatto molto grave - ha detto il sindaco Alemanno uscendo dall´ospedale dove è ricoverato il quindicenne accoltellato la notte scorsa durante una rapina - quello che emerge ancora una volta è l´uso nefasto di coltelli e taglierini da parte di giovanissimi. Questo episodio deve essere una spinta per impedire che si portino in giro armi bianche. Dobbiamo inasprire le pene». «Questa vicenda dimostra che Roma è una città insicura dove si stanno creando forme di violenza non collegate alla criminalità organizzata - accusa il presidente della provincia Nicola Zingaretti - la risposta dev´essere la repressione ma anche e soprattutto la prevenzione». «Roma è la capitale dell´insicurezza e cresce l´emergenza - gli fa eco Luciano Ciocchetti, segretario regionale dell´Udc - periferie dimenticate, scarsa illuminazione e la mancanza di risorse per le forzedell´ordine sono stati il cocktail che ha portato alla deriva la nostra città». «Gli slogan su Roma sicura non sono una ricetta valida - aggiunge Piero Marrazzo, presidente della Regione Lazio - bisogna saper lavorare per tenere assieme la città». «La sicurezza dei romani sta diminuendo - sostiene Roberto Morassut, segretario del Pd del Lazio - le parole e le promesse elettorali hanno fatto il loro tempo». E Angelo Bonelli (Verdi) parla di un segnale del «profondo malessere nelle periferie romane».
(26 aprile 2009)
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