Con il progetto “Apply Yourself Point: Centro Servizi per l’Immigrazione”, promosso dall'Associazione Dhuumcatu insieme al Comune di Roma, è stato attivato presso la sede di via Bixio all’Esquilino un centro di servizi per l’immigrazione in collaborazione con associazioni di cittadini stranieri ed italiani, operanti nel settore, che dia una risposta ai bisogni di integrazione delle comunità straniere nella città di Roma, attraverso: l'attività di sportello front office in lingua Italiana, inglese, spagnola, cinese mandarino, bangla, hindi, urdu; di consulenza legale; di orientamento alle questioni inerenti al mondo del lavoro ed ai servizi territoriali socio-assistenziali; attività di mediazione sociale.
Attraverso la realizzazione di un network sociale, al quale aderiscono le associazioni Cittadini del Mondo; Genitori Scuola Di Donato; Prezzemolo; Progetto Diritti Onlus; Progetto Mediazione Sociale e Zhong Hua, il progetto si prefigge i seguenti obiettivi: fornire servizi d’informazione amministrativa e consulenza legale per il pieno godimento dei diritti individuali degli stranieri al fine del superamento della condizione di fragilità giuridica e marginalità sociale; facilitare,
attraverso il lavoro di mediazione sociale ed il coordinamento delle associazioni-partner del progetto, l’accesso degli utenti ai servizi territoriali socio-assistenziali e sanitari; sostenere il ruolo prezioso ricoperto dalle reti informali e formali dell’associazionismo degli stranieri per il superamento delle difficoltà sociali e la promozione della cittadinanza attiva; incoraggiare l’integrazione dei minori stranieri, creando un ponte tra le associazioni di immigrati ed il mondo della scuola, attraverso l’educazione alla formazione, ovvero la promozione all’interno delle comunità immigrate delle attività didattico-formative offerte dai centri educativi interculturali.
Nell’ambito della necessità di sviluppare nuovi percorsi interculturali ed integrativi, “Apply Yourself Point: Centro Servizi per l’Immigrazione” ha come risultato quello di sviluppare politiche sociali sperimentali, volte a creare una rete di interventi sociali coordinati tra i diversi organismi associativi e gli enti locali, in maniera da rispondere alle istanze immediate dell’utenza e formare dei cittadini consapevoli ed informati del contesto politico-sociale in cui sono inseriti, ovvero sviluppare un approccio basato non più sull’assistenzialismo ma sull’empowerment, vale a dire il potenziamento delle capacità di provvedere autonomamente ai propri bisogni.
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