(13 dicembre 2009)
13/12/2009 "Piazza Vittorio, foto ricordo per un quartiere anti-razzista"
Tam tam sul web: "Il 23 dicembre appuntamento ai giardini"
L´istantanea di un quartiere. Lo scatto di una città. Il racconto di un mondo che si ritrova nei vicoli di un rione che si è sviluppato attorno al termine integrazione. Le luci del Natale accendono la festa all´Esquilino e da giorni sul web, nei negozi, nei ristoranti e nelle scuole viaggia il tam tam lanciato dalla Rete delle associazioni di residenti e commercianti del rione. «Il 23 dicembre - spiega Roberto Crea, uno dei promotori dell´iniziativa - ci ritroveremo alle ore 15 a piazza Vittorio per una foto di gruppo del quartiere. Chiederemo a tutti coloro che lavorano e vivono all´Esquilino di lasciare per qualche minuto il proprio impiego e la propria casa e di scendere in strada per un´istantanea che rappresenti le varie anime del rione». L´appuntamento, dunque, sarà davanti alla scalinata dei giardini di piazza Vittorio perché, recita lo slogan dell´iniziativa, il "Natale quest´anno convive all´Esquilino". All´ingresso dei giardini si ritroveranno insieme coloro che ogni giorno animano e vivono il quartiere. Romani e immigrati, cristiani e musulmani, ebrei e buddisti, italiani e stranieri. «Dopo gli innumerevoli episodi di violenza e razzismo che si sono verificati quest´anno a Roma - dice Emma Amiconi, promotrice dell´iniziativa - abbiamo deciso di dare un segnale di pace, accoglienza e integrazione. Vogliamo mostrare, con una semplice foto, i mille volti di un rione che non ha paura di conoscersi e di lasciare i propri impegni per scendere in strada e farsi ritrarre accanto al prossimo, italiano o straniero che sia». Per promuovere l´iniziativa, i residenti e i commercianti hanno avviato una sottoscrizione per acquistare le locandine da affiggere nei negozi e nei ristoranti del rione e su Facebook sta viaggiando il tam tam della foto di gruppo. «La speranza - spiega Roberto Cioce, un altro dei promotori dell´iniziativa del 23 dicembre - è che l´iniziativa venga replicata anche dalle associazioni di residenti e commercianti di altre zone di Roma. Sarebbe un modo per fotografare la vera anima della Capitale, di una città dove la gente non si chiude in casa per la paura dell´altro, del diverso, ma anzi condivide il Natale con persone mai viste o conosciute che abitano e lavorano nella stessa zona». Insomma, una foto natalizia per ritrovare quella Roma città dell´accoglienza e capitale della tolleranza, dopo un anno in cui si è parlato solo di aggressioni omofobe, episodi di intolleranza e razzismo contro gli immigrati e violenze contro le donne.
(13 dicembre 2009)
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