03/08/09 Criminalità, calano i reati. Roma settima nella lista delle peggiori

Le aree metropolitane da sole contribuiscono ad im terzo dei crimini denunciati in Italia: La Capitale è settima nella classifica delle peggiori. La precede Firenze. In vetta Rimini, Bologna e Milano.
Stupiscono i dati del Viminale sui reati in città nel 2008. Si scopre che Roma non è così violenta come molti hanno sostenuto indicando un'inarrestabile crescita del crimine dentro e fuori porta. Nella top ten delle città "criminali" la Capitale si piazza settima con un calo dei reati totali del del 15,8% dal 2007 al 2008 - 5.794 ogni 100.000 abitanti nel 2008; 235.328 in totale -. La precede Firenze che è sesta con un -14,1%. Rimini, Bologna e Milano le prime tre peggiori, le migliori Matera, Enna, Potenza. Secondo questi dati, Roma è al decimo posto tra le province per quanto riguarda i borseggi, con 362 ogni 100.000 abitanti nel 2008; 14.722 in totale con una diminuzione del 41,8% dal 2007 al 2008. Ottavo posto invece nella classifica delle rapine, con 105 ogni 100.000 abitanti nel 2008; 4.246 in totale con una diminuzione dal 2007 al 2008 del 17,3%. Il sindaco Gianni Alemanno è soddisfatto."E' il segno che ci stiamo incamminando sulla giusta strada". "Ovviamente questa classifica deve essere interpretata come un punto di partenza e certo non come un momento di arrivo. La guardia deve rimanere alta e occorre comunque implementare gli standard nella speranza che non vi siano poi da parte della magistratura quelle prese di posizione che finiscono per rendere inutili le azioni di prevenzione e di repressione".Ma il segretario nazionale dell'associazione Codici per i diritti dei cittadini, Ivano Giacomelli, lo avverte: "I dati sulla sicurezza secondo il primo consuntivo provvisorio del Ministro dell'Interno che registrano una diminuzione dei reati totali commessi a Roma non devono rassicurare il primo cittadino Gianni Alemanno". "Sono numerose le segnalazioni arrivate dai cittadini che avvertono un senso di insicurezza nella Capitale.Probabilmente, la percezione è dovuta ad una serie di fatti di cronaca nera che ha visto vittime soprattutto le donne. Inoltre, non dimentichiamo le recenti vicende inerenti il noto locale di via Veneto Il Café de Paris, segnale della forte presenza della criminalità organizzata nella capitale. Esprimiamo soddisfazione per i dati del Viminale che vedono la capitale in dietro rispetto a città come Milano, Torino, Bologna, Genova e Firenze, ma ciò non toglie che si continua a respirare un'aria difficile e che questa percezione viene avvertita dagli stessi cittadini che affermano di sentirsi insicuri"
La Repubblica 03/08/2009

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