Nell'ultimo anno 185mila contenziosi tra vicini di casa. Ecco i furbetti del condominioTra liti e risparmio energetico "Un peso per la già lenta macchina della giustizia italiana". La Commissione Giustizia del Senato lavora al Testo UnicoIl 63,4% degli amministratori ritiene che il fenomeno sia in netto aumento ma che le liti solo raramente si traducano in contenziosi legali. I dati raccolti smentiscono, in parte, la percezione degli amministratori. Le cause in materia condominiale sono aumentate dell'8% nell'ultimo anno: 185mila contenziosi, di cui 120mila si svolgono per recuperare cifre irrisorie. "Si tratta di una mole enorme di provvedimenti che invadono ogni anno la già lenta macchina della giustizia italiana, generando un costo enorme per la società", dice Carlo Parodi, direttore nazionale del centro studi Anaci. "Senza considerare che per recuperare cifre irrisorie si sostengono spese che tra onorari, marche da bollo e tempi di lavorazione sono alla fine più elevate", prosegue Parodi. Ma se lo scalpo del vicino non ha prezzo, immaginate la soddisfazione nel portare in tribunale l'amministratore. Contestare ogni riga delle delibere assembleari, opporsi con tutti i mezzi alle nuove tabelle millesimali o impugnare la nomina dell'amministratore, sono alcuni dei sogni proibiti degli amministrati nella loro quotidiana disputa con gli amministratori. Che pensano però ad azioni di contrasto per snellire l'impatto delle liti sulla macchina della giustizia. Nella ricerca si suggerisce una forte campagna d'informazione per regolamentare in modo leggero la gestione quotidiana di un condominio. Depliant, note informative e pagine di Televideo che facilitino i livelli di conoscenza dei diritti-doveri. Altra linea della ricerca è quella sull'impatto economico delle spese per il riscaldamento delle abitazioni. La proposta è predisporre sistemi in cui sia possibile la contabilizzazione del calore, cioè la possibilità di attivare il riscaldamento solo quando necessario. Sistemi che permettono una riduzione della spesa fino al 40% l'anno. E alla vita in condominio mette mano anche il Senato. Allo studio un Testo Unico per raggruppare le miriadi di disposizioni in materia. L'obiettivo è snellire. Tra i provvedimenti all'ordine del giorno, il diritto di voto agli inquilini sulle decisioni ordinarie, incarico biennale all'amministratore, contabilità più facile da interpretare e sempre accessibile, azione esecutiva obbligatoria contro chi non paga le spese e limiti all'installazione delle antenne tv.
Fonte: La Repubblica
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